Dal punto di vista biologico, gli ultrasuoni hanno effetti termici ed effetti non termici.
Gli effetti termici sono quelli che corrispondono all’aumento della temperatura nel corpo del paziente che riceve l’applicazione: tale incremento comporta a sua volta un incremento del flusso di sangue, che mira a dissolvere il calore in eccesso.
Il calore prodotto dagli ultrasuoni può essere controindicato nei pazienti con patologie in fase acuta: per questo motivo, vi sono i crioultrasuoni, ossia strumenti per la terapia con ultrasuoni dotati di testina refrigerata, che abbattono gli effetti termici della terapia, rendendola utilizzabile anche su pazienti con patologie in fase acuta.
Gli effetti non termici sono:
- la cavitazione, ossia la formazione di microscopiche bolle, che producono effetti terapeutici, come la formazione di radicali liberi; questi fenomeni danno inizio a reazioni biochimiche a finalità terapeutiche;
- gli effetti meccanici, che consentono di avere un effetto defibrotizzante.